Perché il rally delle azioni si è arrestato anche se l’inflazione negli Stati Uniti era leggermente inferiore a quella dello stesso mese dell’anno precedente, rendendo meno probabile un aumento dei tassi a settembre da parte della Fed dal punto di vista dei mercati? Ci sono due ragioni principali per questo: in primo luogo, la Fed ha parlato nella forma di Mary Daly e indirettamente ha annunciato ulteriori aumenti dei tassi di interesse, soprattutto perché l’inflazione core è ancora ben al di sopra dell’obiettivo della Fed statunitense. La seconda ragione: le opzioni. Anche se non molto tempo fa erano fondamentalmente le opzioni call nello stesso giorno (0DTE) a spingere i mercati al rialzo (i market maker dovevano coprire e quindi acquistare l’asset sottostante), recentemente (e soprattutto oggi) sono state acquistate opzioni call. Di conseguenza, i mercati azionari non hanno leva al rialzo; Invece, gli stessi market maker ora agiscono come venditori. A ciò si aggiunge l’estrema longevità degli investitori istituzionali, come ha recentemente avvertito Goldman Sachs.
Note dal video:
1. The Standard & Poor’s 500: perché le azioni statunitensi potrebbero essere costrette a vendere
2. I dati dell’OPEC annunciano un massiccio deficit petrolifero nei mercati globali
3. I fallimenti sono aumentati del 44% a luglio: gli esperti danno speranza
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