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L’Italia intenta una causa contro l’Egitto – Regime del Cairo Caso di omicidio studentesco italiano – Notizie

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Indagine a Roma con imputati scomparsi: i servizi segreti egiziani sarebbero responsabili dell’omicidio del 28enne italiano Giulio Regini.

Quattro esponenti di spicco dei servizi segreti egiziani sono indagati a Roma da metà ottobre. Secondo quanto riferito, Giulio Regini, uno studente italiano in Egitto, è stato rapito, torturato e ucciso. Imputati, un generale, due colonnelli e un maggiore.

Regini stava facendo ricerche in sindacati egiziani indipendenti per la sua tesi di dottorato. Nel febbraio 2016 il corpo senza vita della 28enne triestina è stato ritrovato nella famosa piazza Tahrir al Cairo. Era vicino a un centro di detenzione dei servizi segreti e mostrava segni di gravi abusi.

L’Egitto nega tutto

L’Egitto ufficiale ha negato sin dall’inizio la complicità. Inizialmente si diceva che Regini fosse stata vittima di un incidente stradale. Altre versioni sono un omicidio per vendetta con un background omosessuale o reati di droga e una rapina.

Mito:

Una foto diffusa dal Viminale egiziano nel marzo 2016 mostra gli effetti personali di Giulio Regini.

Chiave di volta

Non c’è mai stata una seria collaborazione con le autorità italiane. L’Egitto si è rifiutato di rilasciare informazioni sulla videosorveglianza e sui dati radio dai contatti telefonici di Regene. L’autopsia è stata eseguita separatamente in Egitto e in Italia.

Si dice che Regini sia sotto sorveglianza per spionaggio

Non è stato fino a sei mesi dopo la scoperta che gli egiziani hanno persino riconosciuto che Regini era sorvegliato dai servizi segreti, una spia presumibilmente per conto del governo britannico. L’Egitto ha ora sospeso le indagini.

Mito:

I genitori dell’assassinato Giulio Regene sono davanti al carcere della Repubbia a Roma, dove si svolge il primo processo in un bunker.

Chiave di volta

L’Italia si è davvero battuta per il processo per la cittadinanza. L’inchiesta in corso verte su un grave problema che l’Egitto non ha mai pensato di inviare a Roma i quattro agenti dei servizi segreti accusati. Come spiegato dal giornalista della SRF TV Philip John Rome, il Cairo non ha nemmeno fornito un indirizzo per inviare l’accusa.

Sistema di governo in tribunale

Nonostante ciò, per la prima volta in Europa un organismo governativo straniero sta affrontando gravi accuse di dittatura militare egiziana, diritti umani e stato di diritto. Il governo italiano ha annunciato di agire come parte civile nelle indagini.

Mito:

Tranquilino Charno, l’avvocato difensore di uno dei quattro agenti dell’intelligence egiziana accusati, dovrebbe arrivare al carcere di Repibia a Roma il 14 ottobre 2021.

Chiave di volta

Infine, il consigliere legale della famiglia Regini vuole invitare allo stand il presidente egiziano al-Sisi e l’allora ministro dell’Interno, il che è un evento.

Il corso del processo è difficile da prevedere

Senza nessuno da incolpare, è difficile valutare se si svolgerà un vero processo in una situazione difficile. Nella migliore delle ipotesi, sarebbe una pratica in cui gli imputati parlano effettivamente. Come spiega il giornalista, con le incertezze sul fatto che possa anche essere completato.

Mito:

Un murale nella città vecchia di Spacanapoli a Napoli ricorda l’assassinio di Giulio Regini.

Immagini Imego

Il caso di Giulio Regini ha messo a dura prova i rapporti tra i due Paesi e ha ridotto i rapporti bilaterali. Molti egiziani vivono in Italia e la comunità italiana in Egitto è numerosa. Allo stesso tempo, il caso è stato sollevato a livello internazionale. Prima da Amnesty International. Inoltre, nel 2016 e nel 2020 sono state presentate petizioni dal Parlamento europeo che chiedevano all’Egitto di collaborare nel caso Regene. L’Italia ha ritirato per un anno e mezzo il suo ambasciatore dal Cairo.

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