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L’Italia elimina il programma “super bonus” per i lavori di ristrutturazione della casa – EURACTIV.com

L’Italia elimina il programma “super bonus” per i lavori di ristrutturazione della casa – EURACTIV.com

Il governo italiano, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, ha deciso di rivedere radicalmente il popolare programma di incentivi “superbonus” per migliorare la ristrutturazione e l’efficienza energetica.

Nell’ambito di questo programma, il governo rimborsa fino al 110% dei costi di ristrutturazione che i proprietari di casa possono detrarre dalle tasse. In questo modo, i lavori di ristrutturazione potrebbero essere eseguiti senza alcun costo.

“A mio avviso, il super bonus è ben intenzionato”, ha detto domenica Meloni (19 febbraio).

“Tuttavia, la mossa è stata così mal progettata e così mal eseguita che ha creato una serie di problemi che ora ereditiamo e che dobbiamo affrontare”, ha detto in uno. Video TwitterIn esso ha spiegato le nuove misure adottate il 16 febbraio.

I superbonus per le ristrutturazioni edilizie sono stati introdotti per la prima volta a maggio 2020 nell’ambito del “decreto rilancio” varato a seguito della pandemia di coronavirus per rilanciare l’economia italiana.

Tuttavia, secondo Meloni, il progetto ha anche messo a dura prova le finanze italiane, costando al bilancio statale 105 miliardi di euro in più e ampiamente criticato per aver alimentato l’inflazione e le frodi nel settore delle costruzioni.

Contributo “superbonus” dell’Italia per costruire risciò per la ricostruzione

In vista delle elezioni italiane, il Movimento 5 Stelle propone di garantire i ‘superbonus’ per le ristrutturazioni edilizie, mentre altri, tra cui il premier uscente Mario Draghi, lanciano l’allarme per possibili frodi.

Le famiglie avevano tre opzioni per richiedere la loro sovvenzione. Possono detrarre i costi di ristrutturazione dalla loro dichiarazione dei redditi per un periodo di cinque anni o trasferirli all’appaltatore e ottenere uno sconto sulle loro tasse. Una terza opzione è vendere il prestito a una banca o altro intermediario finanziario e addebitare loro una commissione.

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Per contrastare le frodi, il nuovo decreto mantiene la possibilità dell’esenzione fiscale, ma esclude ogni altra possibilità. Questo ordine non influirà sui lavori già iniziati.

Il sistema precedente era “suscettibile di frode” perché, secondo la Meloni, il prestito poteva essere trasferito a una banca, intermediario finanziario o società in primis “senza limitazioni e senza vincoli iniziali”.

“È pazzesco, è come se il governo stesse dicendo: ‘Se vuoi comprare un’auto, la pagherà lo Stato’. Non funzionerà mai”, ha detto in una nota Carlo Calenda, capo del partito centrista Agion. Agenzia Italia.

Inoltre, questo regolamento ha creato una bolla nel settore delle costruzioni, eliminando l’interesse tra venditore e acquirente e aumentando il prezzo delle materie prime come ferro, acciaio e cemento.

Per contrastare questo, il governo Maloney è intervenuto a gennaio, tagliando il sussidio governativo dal 110% al 90%.

“E’ ovvio che se dovrò pagare il 10 per cento del valore totale dei lavori, starò più attento a spendere”, ha spiegato Meloni, precisando che il progetto costa 2.000 euro per ogni cittadino italiano, bambini compresi.

Prestiti deteriorati

Un altro problema creato dalla normativa sono i 15 miliardi di euro di sofferenze utilizzate dalle banche. Dichiarazioni La Confederazione nazionale degli appaltatori (ANCE) ora è in difficoltà.

Molte aziende che detengono prestiti del piano super bonus non possono più riscattarli perché hanno esaurito le detrazioni fiscali e non possono essere cedute perché banche e altri istituti hanno smesso di contrarre prestiti.

La Commissione investigativa sulle banche ha affermato a fine giugno 2022 che “nel biennio 2020-2022 le banche hanno erogato crediti d’imposta per complessivi 76.989.096.317 euro, in adempimento della propria capacità fiscale”. ance.

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“Per quanto riguarda il superbonus, non c’è altra opzione. Il governo ora valuterà la situazione, che ha portato a circa 15 miliardi di euro di sofferenze”. ha detto Gilberto PichettoMinistro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

“Le aziende stanno fallendo, non perché abbiamo smesso di trasferire i prestiti, ma perché nessuno sta comprando i loro prestiti”, ha avvertito.

Protegge il programma di mobilità a cinque stelle

Il Movimento 5 Stelle, che ha avviato il sistema, protesta ora contro la ristrutturazione Georgia Meloney mente e condurre una campagna di “terrorismo psicologico”.

“Per un presidente del Consiglio ripetere a pappagallo un errore contabile del ministro dell’Economia Giorgetti è una grave bufala” ha detto Giuseppe ConteEx Presidente del Consiglio e leader del Movimento Cinque Stelle.

“Ci rappresentano, non possono dire pubblicamente questi numeri falsi”, ha detto Conte.

“Insistere [das Programm] 2.000 euro a persona, compresi i bambini, non è corretto perché i dati mostrano che il 70 per cento verrà restituito immediatamente. Significa che se ne spendi 100 te ne tornano 70, ovvero 88 euro a persona in 5 anni di superbonus, ma non 2.000 euro”, ha aggiunto.

Secondo Conte, la mossa si è “pagata da sola” creando 900.000 posti di lavoro e riducendo di un milione di tonnellate le emissioni di CO2.

Secondo uno studio Secondo il gruppo di ricerca italiano Nomisma, i proprietari di casa sono riusciti a risparmiare in media 964 euro all’anno grazie al programma Superbonus. La riduzione totale delle emissioni di CO2 del progetto è stimata in 1,42 milioni di tonnellate.

[Bearbeitet von  Frédéric Simon]