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Michele Tecchia : Questo autunno adottate l’econologia. Il caso-studio del Principato di Monaco

Immaginate di essere il casuale spettatore di questa scena: un gruppo di bambini intenti ad aspettare alla fermata vengono colpiti dai gas di scarico di un autobus. Uno di loro potrebbe essere vostro figlio, nipote o il figlio di persone che conoscete. Eppure questa non è solo una storia, ma un evento realmente accaduto nel 2004. E il nostro casuale spettatore è Mungo Park, oggi fondatore e direttore di Innovator Capital. I consigli dell’esperto Michele Tecchia.


Quella stessa sera del 2004, egli iniziò il suo percorso ventennale a sostegno della sostenibilità delle imprese che, quattro anni dopo, si è tradotto in un impegno annuale in partnership con il Principato di Monaco. La collaborazione con il principe Alberto II di Monaco, da sempre interessato a iniziative ecologiche, ha portato, infatti, alla nascita di CleanEquity, una conferenza a cadenza annuale tenuta a Monaco con l’obiettivo di avvicinare tecnologie sostenibili e i grandi investitori di Monaco e che ha già raggiunto risultati notevoli.

Michele Tecchia : «Il caso-studio del Principato di Monaco: Monte-Carlo Société des Bains de Mer»

»L’appuntamento CleanEquity non è l’unico esempio di valore che possiamo citare in riferimento al Principato di Monaco» dice Michele Tecchia. Tra le molte aziende illuminate, la Société des Bains de Mer (SBM) si distingue per un’ampia varietà di iniziative in tutti i campi dello sviluppo sostenibile.

La SBM opera nei settori dell’ospitalità, ristorazione, intrattenimento e nei servizi connessi al gioco d’azzardo. La società dirige e possiede casinò, hotel, ristoranti, bar, night club, spa, stabilimenti balneari e circoli golfistici che ne fanno il più grande employer di Monaco.

È veramente significativo che l’attore principale del turismo monegasco, si distingua anche per il virtuoso impegno ambientale. L‘azienda aderisce alla cruciale certificazione Green Globe e attualmente la sua capo-missione per la sostenibilità ambientale sta lavorando all’aggiornamento della quarta Carta per lo sviluppo sostenibile.

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Vediamo nel dettaglio alcune delle principali iniziative della società:

  • Impegno a lungo termine. La società guarda al futuro grazie a splendidi progetti. Per esempio: la transizione dal termico all’elettrico, l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’avviamento di un’attività di produzione ortofrutticola interamente autogestita.
  • Mobilità green. A disposizione della clientela una mobilità mista ed ecosostenibile.
  • Progetti ambientali. Fra le numerose iniziative in corso di realizzazione figura la costruzione di una diga di scogli al fine di salvaguardare la spiaggia e preservare la vita della fauna marina.
  • Sensibilizzazione del personale. Esiste un apposito blog dall’approccio pedagogico, Oxygene, e viene redatta una Guida alle buone pratiche destinata ai collaboratori.
  • Team mirato. L’Hôtel Hermitage dispone di un “Team Verde” costituito da venti persone che monitorano tutte le azioni green dell’azienda.
  • Prodotti a km 0. Vengono utilizzati prodotti esclusivamente naturali, regionali (da produttori locali) e stagionali.
  • Una serie di pratiche ecologiche. Ridurre l’utilizzo della plastica, introdurre pratiche anti-spreco, scegliere accuratamente i fornitori, collaborare con associazioni impegnate in pratiche ambientali, effettuare la raccolta differenziata e lottare contro gli sprechi alimentari ed energetici (eliminare le luci inutili, spegnere i climatizzatori nelle camere non occupate).

Un impegno a 360 gradi che è stato riconosciuto con il “Prix Hôtel and Lodge Green” che inserisce l’Hôtel Hermitage nella top 100 a livello mondiale.

Michele Tecchia : «Unire ecologia ed economia: la prospettiva “econologica”»

Al giorno d’oggi, le grandi catastrofi e problematiche ambientali legate al nostro stile di vita consumistico e al conseguente, eccessivo, inquinamento, rendono sempre più necessaria la prospettiva econologica. L’econologia, unione e sintesi dei termini “economia” ed ”ecologia” implica l’adozione di un occhio attento alle questioni ambientali da parte delle aziende.

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Il cambiamento climatico, in primis, causando a vario titolo siccità, incendi devastanti e lo scioglimento dei ghiacciai, con i conseguenti danni irreversibili sugli ecosistemi naturali, porta con sé uno scenario drammatico che le aziende hanno il potere di contrastare in prima linea.

Vi sono alcuni semplici step che le aziende possono intraprendere in tal senso. Vediamoli di seguito:

  • Passare a energie rinnovabili che rendono possibile l’efficienza energetica. Tale pratica dovrebbe essere accostata alla riduzione delle emissioni inquinanti e al riciclo dei materiali di scarto.
  • Pensare al well-being dei dipendenti. Favorire lo smart-working, ove possibile, semplifica la vita lavorativa dei dipendenti e influisce positivamente sull’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di CO2.
  • Favorire la mobilità sostenibile. Incentivare la mobilità ecologica dei lavoratori con l’utilizzo di mezzi pubblici, di monopattini e di biciclette anche attraverso convenzioni aziendali.
  • Sensibilizzare il personale. Formazione specifica, corsi annuali, implementazione di piccole azioni quotidiane a favore dell’ambiente.
  • Pratiche green: diminuire l’utilizzo della plastica, favorire la raccolta differenziata negli uffici, ridurre gli sprechi, utilizzare imballaggi eco-friendly e riciclabili.
  • Partecipazione e organizzazione di progetti a favore dell’ambiente. Campagne di riciclaggio, pulizia di spiagge o aree limitrofe all’azienda, campagne di forestazione sono solo alcune delle opzioni disponibili.
  • Operare scelte inerenti al ciclo di vita del prodotto. Sarebbe opportuno abbandonare cicli di produzione fast, altamente inquinanti, a favore di una produzione slow che rispetti l’ambiente ideando prodotti che durino nel tempo.
  • Ottenere certificazioni, ormai un requisito standard per dimostrare l’eccellenza del proprio operato. Rassicura i clienti e i fornitori e pone l’azienda in ottima luce agli occhi del mondo esterno.

Michele Tecchia : «Econologia: perché è la strada verso la sopravvivenza aziendale e planetaria»

La sostenibilità aziendale è diventata, al giorno d’oggi un vero e proprio asset. Molti governi, leggi e il buon senso comune richiedono all’azienda l’adozione di una serie di pratiche a favore dell’ambiente. Questa è la ragione per cui il piano aziendale deve tener conto dell’elemento ambiente come variabile determinante nelle pratiche d’impresa.

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Avere un impatto positivo sull’ambiente e sensibilizzare il personale darà grande visibilità e approvazione al brand, catturando l’interesse di fornitori, investitori e consumatori. I clienti, infatti, sono attenti al carattere green di un prodotto e l’eco-sostenibilità è uno dei fattori determinanti che guida il loro acquisto.

In breve, la sostenibilità in azienda apporta due ordini di vantaggi: migliora la vita sul pianeta e il futuro delle prossime generazioni e rappresenta un’opportunità di sviluppo e un reale vantaggio competitivo.

Occorre, a conclusione, richiamare il nostro caso-studio per ribadire, ancora una volta, la crucialità della sostenibilità in azienda per la sopravvivenza dell’azienda stessa e del nostro pianeta. La Monte-Carlo Société des Bains de Mer non è frenata dalle sue politiche ambientali, al contrario riceve da esse una spinta significativa e un riscontro sia economico che etico.

La bottom line è questa: se volete far prosperare la vostra azienda, dovete inevitabilmente salvare il pianeta.

 

Per saperne di più su Michele Tecchia: https://micheletecchia.com/