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Incidente in funivia in Italia: il freno di emergenza della cabinovia potrebbe essere gestito da anni! – Novità all’estero

Per l’operatore era attivo un piccolo blocco di manutenzione sopra il freno. Questo è pericoloso per i prigionieri …

Stressa . Una gondola occupata da 15 persone si è schiantata a 20 metri e ha ucciso 14 persone. Solo un bambino israeliano di cinque anni è sopravvissuto, perdendo i genitori e il fratello (2).

Poco dopo l’incidente: il freno di emergenza della funivia è stato manipolato e bloccato da una fascetta. Si dice che l’operatore Luigi Nerini, 56 anni, sia a conoscenza della manipolazione ed è attualmente in attesa di essere accusato di omicidio in 14 casi.

Quello che l’operatore della funivia non ha detto: a quanto pare esisteva un sistema per la movimentazione e la pratica per molti anni! Questo è raccomandato dalle registrazioni video del 2014, 2016 e 2018 disponibili per ZDF.


La gondola si è schiantata in una zona di difficile accesso e si dice che sia rotolata più volteFoto: Vigili del fuoco / A.P.

immagini ZDF Viene dal regista dilettante svizzero Michael Meyer, alcuni dei quali hanno sette anni. L’appassionato di funivia Monte Motoron ha filmato l’interesse tecnologico tre volte e ha testato le immagini dopo la tragedia. Così ha scoperto le forche.


Disastro della funivia: sistema di frenata di emergenza - Grafico

“Ho notato che questa ‘preveggenza’ (cavo, ndr) era già visibile in queste foto. All’inizio del 2014, questa “preveggenza” è stata utilizzata con quelli in cabina “, ha detto Meyer a ZDF. Gli atti sono a disposizione anche del pubblico ministero italiano.

Durante diverse ore di interrogatorio, i media locali hanno riferito che i tre principali sospettati, il proprietario della funivia Luigi Nerini (56), l’ingegnere Enrico Ferroccio e Dadini, si sono accusati a vicenda. Infine, il tecnico Gabriel Dadini ha ammesso di aver utilizzato le forcelle solo ad aprile e maggio 2021. I freni di sicurezza hanno causato problemi dal rilancio del 26 aprile 2021, spiega.

Dalle dodici pagine di verbale d’inchiesta della Procura fin qui raccolte, si evince che Dadini ha “condiviso” con Nerini l’ordine di togliere i freni di emergenza con una forchetta. Non solo ha approvato questo, gli è stato anche detto di non parcheggiare la funivia per la lunga manutenzione necessaria per evitare “conseguenze economiche”.

L’avvocato di un altro imputato ha sottolineato che l’uso di queste pinze è consentito per mantenere stanze e viaggi vuoti in Italia. “La forcella metallica di cui stiamo parlando non è illegale. Responsabile del collaudo di tutte le funivie.

Il fatto che queste staffe siano in uso da molti anni e con gondola piena è abbastanza trascurabile. “Se avessi saputo che la staffa era accesa, non sarei salito su questo treno”, ha concluso l’ingegnere laureato.


Operatore ferroviario Luigi Nerini (56) al momento del suo arresto

Operatore ferroviario Luigi Nerini (56) al momento del suo arresto Foto: Robbie

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