Stato: 16/12/2022 13:01
Gli Stati Uniti ancora una volta hanno inserito nella lista nera le società cinesi. La dirigenza di Pechino ha criticato il provvedimento definendolo “molestie economiche” e ha annunciato contromisure.
Altre 36 società cinesi sono ora nella lista nera degli Stati Uniti. Questa settimana, il governo degli Stati Uniti ha reimposto le sanzioni economiche alla Cina dopo quasi due mesi di limitazione delle spedizioni di semiconduttori e apparecchiature avanzate per produrre tali chip in Cina.
Tra le aziende che hanno ampiamente negato l’accesso a prodotti, software e tecnologia statunitensi in questo modo c’è uno dei principali produttori di chip cinesi, Yangtse Memory Technology Corporation (YMTC).
Controlli abusivi sulle esportazioni statunitensi
Il governo cinese ha criticato le nuove restrizioni statunitensi all’accesso delle aziende cinesi alla tecnologia statunitense definendole “molestie economiche”.
Un portavoce del Ministero del Commercio ha affermato che gli Stati Uniti stanno “abusando dei controlli sulle esportazioni” per reprimere le aziende e le istituzioni cinesi. La Cina prenderà le “misure necessarie” per difendere i propri interessi.
La Cina presenta un reclamo all’OMC
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha affermato che gli Stati Uniti vogliono utilizzare le barriere commerciali per impedire alle aziende cinesi di utilizzare la tecnologia statunitense per modernizzare l’esercito cinese o sostenere le violazioni dei diritti umani.
Dopo le precedenti restrizioni sull’industria dei chip, lunedì la Cina ha già presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio. La leadership di Pechino vuole agire contro i controlli sulle esportazioni di tecnologia dei semiconduttori che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha varato a fine ottobre.
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