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La discutibile selezione del personale si riflette male sulle finali della Coppa Davis

La discutibile selezione del personale si riflette male sulle finali della Coppa Davis

Finali a Malaga: la discutibile selezione del personale getta una cattiva luce sulle finali della Coppa Davis

La rosa di Matteo Berrettini per il doppio dell’Italia contro il Canada ha lasciato interrogativi irrisolti, così come la selezione di soli quattro giocatori per gli americani.

Il dibattito è in corso e l’esito è ancora aperto. È stato avviato da un canadese, ma riguarda la squadra americana. Ma in qualche modo sembra che Brayden Schnorr – che tre anni fa è scivolato brevemente tra i primi 100 – abbia un cuore per Rajim Ram.

Ad ogni modo, Schnurr ha posto la legittima domanda su Twitter sul motivo per cui a Ram non è stato permesso di recarsi a Malaga, dove la squadra di Mardi Fish ha perso contro gli italiani nei quarti di finale di Coppa Davis nella partita decisiva.

La superstar americana Paul dice di non conoscere nemmeno Brayden Schnorr

Le risposte non erano del tutto soddisfacenti, almeno dal punto di vista di Schnurr. La sua teoria secondo cui la candidatura di Ram è fallita a causa dell’ego dei giocatori presenti (Taylor Fritz, Tommy Ball, Francis Tiafoe e Jack Sock) non si è adattata particolarmente bene a Fritz.

Ha anche detto a Paul che non sapeva nemmeno chi fosse la corda e cosa facesse esattamente con il tennis.


Brittini all’inizio è stato sorprendente

In Italia anche gli appassionati di tennis hanno avuto da ieri un modello di discussione, diverso da quello statunitense, dove un uomo che aveva già concluso la sua stagione è improvvisamente sceso in campo per una semifinale di pattinaggio a coppie al fianco di Fabio Fognini: Matteo Berrettini.

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Com’è andata con Simone Bolelli, che si è portata a casa gli Stati Uniti con il suo compagno abituale Fognini? È difficile dirlo, ma sabato sera Bolelli era la cheerleader.


Tuttavia, Brittini non è stato all’altezza delle aspettative. Il che non è una grande sorpresa visto il recente passato: dopo la sconfitta in finale contro Lorenzo Musetti a Napoli, Berrettini ha dovuto prendersi una pausa per un infortunio al piede, saltando diversi tornei, e quindi la possibilità di qualificarsi per le ATP Finals di Torino. dopo ogni cosa.

Ora il rumeno è arrivato ufficialmente come parte della squadra italiana, ma, secondo l’opinione generale, è stato un supporto morale. Proprio perché Berrettini ha già detto addio a Instagram per le feste.

Pospisil e Auger-Aliassime moltiplicano i giocatori di successo

Si potrebbe dire che la doppietta Rajeev Ram/Jack Sock avrebbe impedito a Matteo Berrettini e al suo capo squadra Filippo Volandri di speculare su una partita contro il Canada.

Oppure si consideri che Bolelli/Fognini, campioni dell’Australian Open, avrebbero avuto più possibilità contro Félix Auger-Aliassime e Vasek Pospisil.

Ma questo ignorerebbe il fatto che i due canadesi sono giocatori molto competenti anche nel doppio. Come è noto, Pospisil ha già vinto Wimbledon con Jack Sock. e Auger-Aliassime con Hubert Hurkacz a Paris-Bercy.

Vediamo se e chi in Italia twitta la frustrazione dell’anima.

Tennisnet.com