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“Festa finita”: l’Italia combatte la violenza sui rave illegali

“Festa finita”: l’Italia combatte la violenza sui rave illegali

Sinistra italiana e media internazionali Come il francese “Figaro”. I ravers sono rimasti scioccati dalla repressione di Modena, mentre a Predappio, a 130 chilometri di distanza, 2.000 fan di Mussolini si sono radunati indisturbati nell’anniversario della “Marcia su Roma” fascista. Salvini ha detto che non c’è collegamento: “Pretapio ha ricevuto una denuncia dal proprietario dell’immobile per un rave party, un evento che va avanti da anni”.

Per molto tempo, i partiti di destra avevano chiesto un’azione più rigorosa contro i raduni techno illegali, che spesso duravano per giorni. Ciononostante, l’ex ministro del Lavoro e degli Affari sociali Andrea Orlando del Partito socialdemocratico ha chiesto a Predappio se “sono state osservate tutte le disposizioni di legge”. L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte pensava di essere già “in guardia” per via del comportamento del nuovo governo. Le azioni delle autorità modenesi furono definite “brutali”..

“Bunga Banga continua”

Intanto ogni minuto su Twitter nasce un dibattito molto vivace, a volte aggressivo, a volte contraddittorio sulle dichiarazioni di Salvini e sui piani contro i rave del ministro dell’Interno Piantedosi. “Bunga bunga nelle ville di Berlusconi, continuano le feste di cocaina in Costa Smeralda per la destra fascista”, ha scritto un critico. Altri hanno ritenuto “incostituzionali” le regole proposte, comprese le intercettazioni telefoniche, e hanno chiesto a Salvini di “affrontare i veri problemi del Paese invece di occuparsi di ‘riunioni pubbliche'”.

Secondo un altro tweet, i rave sono “illegali per definizione” e volerli regolamentare è un paradosso. L’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha scritto: “Secondo la legge attuale, il rave party di Modena è ben organizzato. Le nuove regole che vogliono per decreto non sono dirette contro i ‘rave party abusivi’. Suonano come una limitazione dei cittadini. Un deterrente minaccia alla libertà e al dissenso». La sezione italiana di Amnesty International ha affermato che i piani del governo sono “un’applicazione diffusa, arbitraria e capricciosa del diritto alla protesta pacifica, che deve essere protetta, non repressa”.

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I fan di Salvini, invece, erano furiosi che fosse ora di fermare l’occupazione illegale. Hanno anche indicato l’uso di droghe in molti rave.

“Rumore che irrita il cervello”

Il cantante italiano Marco Castoldi, 49 anni, è stato incaricato di occuparsi degli affari musicali presso il Ministero della Cultura, secondo i desideri del nuovo governo. Lo ha detto in un’intervista a “La Stampa”.: “I rave party hanno aspetti sfortunati e ridicoli: ma non si tratta di bandirli, arrestare e imprigionare i partecipanti; semmai, si tratta di assicurarsi che non attirino i giovani suggerendo idee alternative migliori”. Queste alternative non dovrebbero essere “noiose”.

Morgan ha criticato le “condizioni sanitarie spesso molto pericolose, a volte intollerabili” dei rave: “Allora la musica dovrebbe essere presentata con qualità tecnica, con i giusti decibel e le giuste sfumature, non con un rumore che irrita il cervello e il corpo. Se si diffonde il suono al giusto livello, la musica è un piacere, capita tu.” Se ti arrendi e lanci mille multipli, non è più una bella esperienza.” Dopotutto: Morgan può certamente immaginare il ritmo mutevole del giorno e della notte, perché la notte fa parte della “vita e della musica” tanto quanto il fornaio che cuoce il pane.

Gli attivisti hanno annunciato che sabato prossimo organizzeranno una manifestazione davanti a Palazzo Sigi, sede del presidente del Consiglio italiano a Roma.