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Elettroventilatori Maneskin a Vienna con rock and roll – Südtirol News

Elettroventilatori Maneskin a Vienna con rock and roll – Südtirol News

Venerdì, 14.000 fan dei Maneskin hanno tenuto un buon programma per le loro anime in una Wiener Stadthalle esaurita. La band italiana ha messo in scena uno spettacolo emozionante di due ore: rumoroso, sudato e sudato. “Serata speciale”, ha detto il cantante Damiano David mentre la chitarrista Victoria De Angeli ha organizzato una festa di compleanno. Ma il pubblico è stato accolto dal meraviglioso rock and roll e dal gibberian “tormentato”.

È un mix onesto, rinfrescante e chiassoso di glam, metal, pop, pathos, sfarzo e boo-hoo di Lee-Nicks che Maneskin gestisce. Nel produrre Rush, il primo album dopo aver vinto il concorso canoro, il quartetto non si è lasciato addomesticare, nonostante il successo ottenuto nel mainstream internazionale, ma ha acquisito doti cantautoriali. Questo era evidente dal vivo, perché tutte le nuove canzoni eseguite erano a tutto volume, e generalmente non sciatte.

Con “Don’t want to sleep”, Manniskin ha aperto la Victory Parade, sulla quale una luce ammaliante volteggiava come un’astronave che cambiava continuamente forma. Un David quasi sbarbato ha iniziato a cantare con nonchalance in un microfono sospeso al soffitto, mentre DeAngelis e il batterista Ethan Torchio hanno elaborato un ritmo trascinante che non ha perso slancio per tutta la performance, anche se, come si può vedere sui social media, la notte prima di festeggiare un compleanno Chitarrista vero e proprio a Vienna. esaurimento? nessuna traccia.

Padroneggia la forza dei Maneskin (“Gossip”, “Feel”) così come le melodie groovy (“The Loneliest” come parte del culmine). “Gasoline” ha strappato l’ultimo “posto” in tribuna alle sedie con dinamiche sorprendenti, la furiosa “I Wanna Be Your Slave” è stata celebrata due volte (a metà del set e come ripetizione alla fine), e “Kool Kids” è diventato un tale successo che sono saliti sul palco per ballare insieme, proprio come i musicisti cercavano spesso di farsi una doccia tra la folla. Una piccola parte vocale sul secondo palco ha fatto suonare David e il chitarrista Thomas Ragge tutt’altro che cliché. A proposito di Raggi: i Maneskin hanno persino reso di nuovo socialmente accettabili lunghi assoli di chitarra.

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È stata un’esperienza rock and roll corposa che è stata vissuta dalla musica e dalla performance, senza fronzoli a parte un’atmosfera leggera e sincera. È un bene che i Maneskin non si prendano sempre troppo sul serio, sono sempre pronti a divertirsi un po’ nonostante tutta la sua professionalità ea volte colpiscono anche il loro chitarrista con una generosa porzione di panna montata sulla testa. Roccia morta? Dopo l’esplosione di Manskin di ieri, si può tranquillamente rispondere a questa domanda con il titolo della canzone della band: “Blah blah blah”.

Da: ap