Ha suonato il basso per un gruppo rock degli anni ’70 per 30 anni. La morte di Phil Lesh è stata ora annunciata.
È morto, tramite la sua pagina Instagram, il chitarrista della leggendaria band The Grateful Dead. “Phil Lesh, bassista e membro fondatore dei Grateful Dead, è morto pacificamente questa mattina. Era circondato dalla sua famiglia e pieno di amore. Phil ha portato un’enorme gioia nei cuori di coloro che lo circondavano e ha lasciato un’eredità di musica e amore. Chiediamo che la privacy della famiglia Lesh sia rispettata durante il loro tempo”, ha detto. Questa volta Leech aveva 84 anni.
Accanto al post c’è una foto di Philip Chapman Leech – il suo nome completo – in piedi sul palco con un ampio sorriso, la sua chitarra in mano. Il musicista era considerato una delle forze trainanti dei suoni sperimentali della band. I Grateful Dead suonavano “musica da camera elettrica”, disse una volta Lesh, secondo la rivista musicale Rolling Stone. L’influenza principale per lui come chitarrista fu lo stile contrappuntistico di Johann Sebastian Bach.
La band era particolarmente nota per i suoi spettacoli dal vivo improvvisati e sviluppò una miscela unica di diversi generi musicali, guadagnandosi una fedele base di fan chiamata “Deadheads” che accompagnava la band nei tour. Hanno combinato musica rock e folk e l’hanno combinata con elementi psichedelici.
Lesh non era solo il chitarrista della band, ma occasionalmente cantava e co-scriveva anche alcune delle canzoni della band. È lì fin dalla fondazione del gruppo religioso, che dura da 30 anni. Nel 1995, la band si sciolse ufficialmente dopo la morte del cantante del gruppo, Jerry Garcia. La band è stata inserita nella Rock’n’Roll Hall of Fame un anno fa. Dopo la fine di “Dead”, Lesh suonò in diverse band, tra cui gli Other Ones, ma fondò anche Phil Lesh and Friends. Non è in tournée dal 2014.
La notizia è molto triste e tanti fan e amici la stanno commentando con commozione. “Il cuore è pesante qui. Riposa in pace Phil”, ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “Grazie Phil per ogni nota. Ti ricorderemo per tutta la vita”. La comunità musicale era visibilmente scossa, con post come: “Riposa in pace Phil. Questo è un giorno triste per la comunità morta”, “Ci mancherai per sempre. Riposa in potere Phil” e “Grazie di tutto Phil”. .
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