DottLa Conferenza mondiale sul clima, tenutasi a Dubai, invita i paesi di tutto il mondo ad affrontare la transizione dalle “fonti energetiche fossili nei sistemi energetici”. Nella sessione plenaria di chiusura, la conferenza ha adottato un documento centrale in cui si stabilisce che la transizione dovrebbe avvenire “in modo giusto e ordinato”. La risoluzione stabilisce la necessità di accelerare gli sforzi in questo “decennio cruciale” per raggiungere la neutralità dei gas serra nel 2050.
Il capo della conferenza sul clima, Sultan Al Jaber, ha elogiato la decisione e l’ha definita storica. Alle delegazioni che hanno applaudito dopo la decisione ha gridato: “L’abbiamo rispettata”. “Per la prima volta in assoluto, abbiamo un consenso sul futuro dei combustibili fossili”, ha affermato Al Jaber.
Ma dopo pochi minuti Samoa parlò. Mentre Al Jaber approvava il documento con un colpo di martello, i rappresentanti di AOSIS non erano nemmeno presenti nella stanza. “Sono confuso su quello che sta succedendo qui.” La coalizione teme seriamente che il testo non sia sufficiente. Dopo il suo intervento, il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock si è alzato in piedi e ha applaudito insieme a diversi delegati di Samoa.
L’Arabia Saudita è stata vietata per molto tempo
La delibera precedentemente approvata sancisce la necessità di una riduzione “sostanziale, rapida e sostenibile” delle emissioni. A tal fine, la capacità delle energie rinnovabili in tutto il mondo dovrebbe triplicare entro il 2030. Inoltre, si prevede che l’efficienza energetica migliorerà ogni anno a un ritmo due volte più veloce di prima. Il progetto richiede inoltre una maggiore dipendenza da altre tecnologie a zero o basse emissioni. Oltre alle fonti energetiche rinnovabili, sono state menzionate anche l’energia nucleare e le tecnologie di cattura e stoccaggio dell’idrogeno e dell’anidride carbonica. Il documento intende servire come risposta al cosiddetto inventario della conferenza globale sul clima. Ciò ha dimostrato che il mondo non è attualmente sulla buona strada per limitare l’aumento della temperatura come previsto.
Nelle ultime due settimane a Dubai, più di 100 paesi hanno chiesto un’uscita radicale dai combustibili fossili, tra cui la Germania e l’Unione Europea. L’Arabia Saudita e altri Paesi hanno bandito da tempo tutte le formule che vanno in questa direzione. Dopo aver prolungato di un giorno la conferenza sul clima, i padroni di casa degli Emirati hanno presentato l’accordo mercoledì mattina. La delegazione tedesca ha elogiato la decisione. Si diceva che ci fosse una grande gioia “perché il mondo ha deciso di porre fine all’era fossile”.
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